onde d'urto Catania
Fisioterapia Catania
A cura del Dott. Giuseppe Palumbo
Il Neuroma di Morton nonostante il nome non è un vero neuroma è semplicemente l’aumento di volume di un nervo sensitivo interdigitale , solitamente quello passante nel terzo spazio intermetatarsale, provocato da uno stimolo irritativo cronico di natura meccanica, che causa la crescita di tessuto cicatriziale fibroso intorno al nervo stesso, subito prima della sua biforcazione alla radice delle dita.
Il termine neuroma e’ assolutamente improprio in quanto il suffisso “oma” indica una condizione tumorale del nervo, in questo caso assolutamente inesistente, trattandosi esattamente di una “fibrosi perineurale”, cioe’ la formazione di tessuto cicatriziale fibroso causata dalla continua frizione sul nervo delle adiacenti ossa metatarsali e del legamento intermetatarsale profondo, che a livello del terzo spazio sono più mobili rispetto ad altre parti del piede
- I tacchi alti, indossare scarpe con tacchi alti o scarpe strette.
- Alcuni sport. La partecipazione ad attività sportive ad alto impatto come il jogging o la corsa possono esporre i piedi a traumi ripetuti.
- Deformità del piede. Persone che hanno calli, dita a martello, piedi piatti o eccessiva flessibilità sono a più alto rischio di sviluppare il neuroma di Morton.
Il nervo così ispessito trasmette tipiche sensazioni dolorose. Nelle prime fasi, i pazienti con il neuroma avvertono dolore all' avampiede con senso di bruciore o di formicolio. I pazienti riferiscono di avvertire un sassolino nella punta del piede. Col progredire della malattia, tali sensazioni diventano più specifiche, con bruciore costante che si irradia alla punta delle dita. Durante la deambulazione, i pazienti possono sentire la necessità di togliere le loro scarpe per avere un po' di sollievo.
In passato per questa patologia si ricorreva generalmente alle infiltrazioni locali e all’intervento chirurgico. Le infiltrazioni locali sono spesso solo momentaneamente vantaggiose se non inefficaci e l’intervento chirurgico presenta una forte invasività non scevro di complicazioni ed effetti collaterali (può provocare una leggera diminuzione della sensibilità della cute nella zona interessata dall'intervento e problemi nel movimento ).
il tessuto cicatriziale fibroso e stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni , in assenza di invasività e pericoli per il paziente.
Eliminazione del tessuto cicatriziale fibroso
Incremento del metabolismo e della microcircolazione
Aumento dell’eliminazione della sostanza P
Diminuzione della tensione muscolare
Contattaci su WhatsApp
Clicca qui sotto e Seguici